Autobiografia Spirituale
Autobiografia Spirituale di V. M.
L’origine della mia vita spirituale è nei boschi, dove dalla prima mia infanzia ho potuto avere i contatti più autentici, vitali, gioiosi che per mia scelta ho voluto costantemente nutrire nell’arco nel tempo, anche se andavano in contrasto con il credo della religione in cui sono nato e vissuto, quella religione che ha sempre cercato di ostacolare più che aiutare le mie percezioni, le mie visioni, i miei contatti con gli esseri del bosco, come gli chiamavo io, ma che nel mondo sono conosciuti come Elementali della Natura, che naturalmente, erano entrati in contatto con me. In quel tempo mi era stata negata l’opportunità di continuare ad alimentare e costruire questi contatti e rapporti particolari, decretati dal mondo ordinario come frutto di un’immaginazione da bambino e di un adolescente in condizioni di desiderio di attenzione. Nonostante l’aver vissuto quel distacco con assoluta tristezza, non mi staccai mai da ciò che ho vissuto come un’Unità totale del vivere, come se non ci fosse nessun confine tra le piante, le rocce, gli animali e l’uomo, come se realmente l’Universo fosse una sorta di Paradiso Terrestre. Almeno questa era l’immagine che mi ero fatta fin da quando iniziai a camminare. Gli anni che seguirono non hanno certo confermato questa visione di un idea che era radicata in me nel profondo. Pur obbligato a staccarmi da questa mia predisposizione, da un’educazione rigida e poco incline a comprendere, occasioni per confermare l’interattività tra questi mondi mi venne dichiarata nel tempo, costantemente, attraverso episodi particolari, collocati sempre nei contesti di pericolo di vita, sia nel dialogo che saltuariamente attivavo con il mio cane, o altri animali o piante le quali mi esprimevano la loro devozione per essere compresi al di là dell’essere solo animali o piante, e che scambiavano quell’affetto indescrivibile ed indecifrabile che nessuna scienza è capace di spiegare. Nel tempo della mia giovinezza, il contatto con fantasmi ed altre forme oscure e misteriose viventi nella casa dove abitavo, o scene emerse dal tempo passato, come fossero dei film, erano quasi divenute una normalità per me, ma che diventavano un grosso problema quando mi permettevo di dichiararlo e comunicarlo a qualcuno a me vicino, come familiari o insegnanti e allora tutto quanto era questo mondo, lo portai ad un percorso parallelo, costruendo di fatto due vite parallele.
Fare questa scelta, penso, sia stata la mia più grande disperazione, proprio perché in verità, non era una scelta ma una costrizione e poi, come avrei potuto gestire un parallelismo così assurdo ed impossibile!
Il mondo mi crollava addosso e tutto quello che era il mio sentire era andato a perdersi nel tempo, tanto che negli anni che vissi in una città del nord, nell’arma dei carabinieri, applicai alla mia vita una razionalità talmente perfetta che vedevo gradualmente sorgere nella mia vita un perfetto quadro di raggiungimento di tutte le aspettative desiderate, tanto che avevo trovato la mia donna ideale, i progetti che avevo attivati stavano andando a gonfie vele e il denaro non mancava. Si prospettava nella mia vita ciò che avevo sempre voluto e in questa esaltazione mi tuffai con tale godimento che pensai che finalmente la vita mi sorrideva.
Ma qui imparai, forse, la mia prima vera lezione (e quante altre ne seguirono), che nulla ti viene dato, senza dovere dare qualcosa in cambio, ma non è questa la vera lezione in verità, quella vera è che nulla ti viene dato per te, ma tutto è in funzione di un “Grande Fratello” sconosciuto ma pur visibile. Qui imparai che tutto quello che avevo raggiunto in quei tre anni non era stato frutto delle mie abilità, o prospettive, ma che mi aveva permesso di entrare in una griglia “Matrix” dalla quale non è più possibile uscirne.
E un 12 gennaio del 1980 la macchina su cui viaggiavo non frenava più e sbandando e capottando si fermò tutta distrutta, ma in quel volare di qua e di là, come in una carambolesca scena da film, intorno al mio corpo vi era un bozzolo di luce che mi proteggeva e nonostante la consapevolezza di quanto stava avvenendo, non avevo nessuna paura di ciò che stava succedendo. Quando però mi trovai con la macchina capottata sulla strada dopo queste mille piroette, e sentivo l’odore della benzina scorrere ovunque, mi resi conto che da quell’avventura, senza quella luce, non sarei mai potuto uscire vivo.
Tutto quel mondo in cui ero vissuto cambiò nell’arco di pochi minuti, tutte le prospettive. Mi diplomai nella scuola turistica, mi iscrissi alla facoltà di geologia, mi iscrissi a stages di marketing, entrai nelle scuole di arti marziali e iniziai a costruire un nuovo mondo. Consapevole di aver a disposizione una vita preziosa mi tuffai nel cercare ogni spiegazione possibile per comprendere che cos’è veramente la Vita. Confrontandomi con le varie scuole di pensiero non trovavo nessuna che mi rendesse chiara la possibilità di unire questo mio parallelismo, tra ciò che sono dentro, quello che sento e che vedo, e quello che è il fuori, costantemente distaccato dal dentro, come una sorta di separazione accettata a priori. Mi chiedevo come era possibile che nessuna disciplina riuscisse a capire che l’armonia del dentro-fuori è fondamentale per poter procedere, eppure tutte evidenziavano il desiderio di farlo, ma poi nella realtà dei fatti e dell’azione dell’uomo, tutto rimaneva costantemente separato.
Fu un viaggio che mi dette l’opportunità, forse! di comprendere o meglio di trovare un appiglio al quale aggrapparmi per trovare una risposta alle mie infinite domande. In questo viaggio incontrai un monaco Zen e parlando con lui attraverso l’interprete gli chiesi : qual è il ruolo dell’uomo in questa dimensione!? La sua risposta anziché calmarmi o rendermi chiare le cose mi fece trasalire al punto che la notte successiva feci un sogno dove vedevo danzare degli esseri di luce intorno a dei boschi di magnifica bellezza e nei quali camminavo leggero come il vento….,ma ritorniamo alla sua risposta appunto….: “ Continuare la Creazione di Dio”. Può risultare difficile contemplare un’affermazione come questa, specie nel contesto sociale in cui viviamo.
Un’altra lezione mi era stata offerta dalle circostanze della vita, ma come si sa, non sappiamo qual è l’insegnante vero di tutta questa scuola. Noi immaginiamo di aver compreso, fortunatamente il nostro cervello elabora dei dati esperenziali acquisiti e gli incamera come una banca dati infinitamente espansa, e al momento giusto, ovvero quando vi è una sequenza simmetrica evolutiva, emergono come dei fiori nel deserto. Cosa volesse dire, continuare la creazione di Dio, mi entrò come un’ossessione nel cervello, ma non riuscivo a capacitarmi. In quel periodo che organizzavo dei viaggi in oriente, le cosiddette coincidenze negative (ma in realtà non esistono) si misero a lavorare insieme e due viaggi incrociati in Russia e Cina andarono male per questioni di pagamenti e ricatti organizzativi vari e come responsabile di gestione tutte le responsabilità vennero gettate su di me. In me ci fu la disperazione, proprio perché avevo gestito tutto come volevasi nel mondo del marketing e delle relazioni internazionali. In quel momento, pur avendo fatto tutto nel modo opportuno, mi resi conto di quanto siamo inseriti in un meccanismo tale che ci illudiamo di essere noi a fare, ma nella realtà noi siamo solo “mattoni” di una struttura che non conosciamo. Ed un’altra lezione mi fu data, in quanto la mia testardaggine e il mio carattere mi dicevano di insistere,di andare avanti o meglio “immer gerade aus” come si diceva dalle mie parti.
Arrabbiato con Me stesso, con il Mondo e con Dio, in una notte di dicembre del 1985 gridai al cielo che cosa significa “Continuare la Creazione di Dio” se non mi viene permesso di farlo!? Anzi più ti comporti giustamente, più vieni massacrato. La risposta non tardò che qualche mese, infatti il 5 febbraio dell’anno successivo, in una sera dal rientro dall’aeroporto per sbrigare delle questioni di bagaglio in ritardo, svenni ed iniziò la mia più grande esperienza della vita, una malattia virale che mi stava distruggendo e che metteva fine alla mia vita reale. Per chi fosse interessato a sentire in sintesi l’avvenuto, si colleghi con YouTube e digiti “il mio coma”… In quei primi momenti d’agonia mi rimbalzava costantemente la grande frase “continuare la creazione di Dio” e nella mia disperazione, al di là del dolore e della consapevolezza della morte imminente, mi lasciai catturare totalmente dal desiderio di capire e questa comprensione mi venne proprio dal vissuto dello stato di coma, da quanto questa esperienza si è radicata in me al punto di farla diventare elemento base, matrice, madre della mia futura nascita-vita. E’ qui che ho sperimentato il non confine, la non separazione, la non morte. E’ qui che si frantuma il mio parallelismo creato nella mia giovinezza, tra il dentro e il fuori, perchè ora non aveva più motivo di esistere.
La grande risposta si fece evidente, siamo qui per continuare la creazione di Dio, ma quello che il monaco Zen si era dimenticato di dirmi è che siamo costantemente nella creazione ed ogni nostro movimento, pensiero, azione ne sono l’espressione consapevole e cosciente, perché viviamo nell’Eternità. La Scuola del Coma mi istruii a tal punto che quando ritornai nel mondo ordinario non riuscivo più a concepirlo come reale, ma come una forma artificiale, se non architettata per imprigionare il vero sentire, l’autentica verità, ossia quella che emerge dal cuore nascente di ogni essere vivente, uomo, vegetale, minerale, animale che sia e che gli imperi generati nel tempo sono caduti solo perché si è voluto separare il creare di Dio, che è ricerca dell’Equilibrio Armonico per ogni essere vivente, non un creare dell’uomo, prigioniero della sua incapacità di amare e di poter espandersi al di là dei confini e delle prigioni auto-determinate.
Uscito da questa esperienza dove tutto quello che era il prima non era più, lavoro, amicizie, relazioni, ecc. tutto era saltato in aria. Da dove, quindi, partire! Le parole chiavi furono “indagare, osservare, sperimentare” e questo feci fino al giorno che un’esperienza, un incontro, un seminario di un ricercatore francese mi presentò, la Bioenergetica, non la bioenergetica di Reich di orientamento psicologico, ma la bioenergetica della fisica quantistica, dei campi energetici, dei meridiani concepiti dall’antica tradizione sinensis, dalla dimensione del Tao, elemento di costante equilibrio in movimento insito nella Natura sia terrestre che cosmica. Furono questi gli elementi che misero in moto il nuovo modo di indagare, osservare e sperimentare. Da qui partii con l’impostare un progetto che unisse il turismo e il benessere, entrando nell’organizzazione di soggiorni con gli anziani sperimentando le basi della ginnastica bioenergetica, legata essenzialmente al concetto di respirazione, consapevolizzazione del corpo e simmetrie del sentire e dell’applicare il sentire in una sorta di auto-costruzione dallo stato di coscienza. Non più quindi un’istruzione esterna che non ci appartiene, un dogma, una fede astratta, se non come esperienza fatta da altri, come testimonianza, come indagine, sempre importante ma, entrare nel proprio movimento per interpretare il proprio divenire in tutti i suoi aspetti, intimi, personali, di coppia, relazionali, professionali, sociali, è un altro aspetto dell’esistere, dove è l’evoluzione del singolo che genera una società nuova veramente, perché il sentire proprio sulla dimensione dell’equilibrio tra corpo-mente-anima-spirito è alla base di ogni creazione, di un ambiente sempre ideale e sempre nuovo e colmo di opportunità per tutti. Da questa base quindi si è sempre più evidenziato un progetto che generasse veramente opportunità per tutti ed è in questi ultimi 15 anni che emerge la vera Struttura progettuale, partendo dal concetto che ogni individuo è una palestra reale, è un laboratorio dove la persona stessa, ascoltandosi diviene insegnante-allievo, non più un sistema a perdita, ma un sistema a continua creazione, proprio perché così abbiamo l’opportunità di andare al di là dei confini, certo, ma per scoprire realmente che siamo sempre noi stessi che ci esprimiamo nelle varie frequenze e dimensioni, generando quell’elemento esperienziale base che è il “Tempo-Spazio”, ovvero singole esperienze che gli antichi denominavano “incarnazioni” ma che oggi possiamo andare bel oltre questo semplice concetto, ovvero generare consapevolmente un nuovo Essere, lo Spirito incarnato, non uomo insufflato di Spirito, ma Spirito che prende forma materica per fare l’esperienza che serve per “continuare la creazione di Dio”.
Oggi, in questa prospettiva e nel portarmi dentro un corso di laurea in Lettere, primo passo per generare una nuova “comunicazione”sul Pianeta Terra, sono altresì operante nel proporre la creazione di una Struttura Accademica dell’Evoluzione, pronta a mettere in operatività i valori degli operatori professionali capaci di aprirsi a 360°, evolvendo proprio la loro professione con l’instillare in sé la “Sperimentazione del Sé”, e andare al di là degli stereotipi, trasducendo il nostro passato in un presente colmo di nuove opportunità. Ora che l’uomo ha sviluppato la sua bravura nella tecnologia, dandoci strumenti straordinari, deve iniziare a istruirsi sulla tecnologia più animica, più energetica, più profonda della propria coscienza e può farlo solamente “entrando consapevolmente nel proprio operare interiore”. Quando avremo l’opportunità, tutti, di leggere i libri eterei, allora suppongo le grandi tragedie dell’umanità si annulleranno e finalmente potremo iniziare il percorso vero, ovvero divenire i reali creatori dell’esperienza di Dio. E’ l’unione la via che ci illumina, non più separazioni e specializzazioni, ma unicità. Il medico che diventa illuminato che cambia la sua professione in operatore di Luce, il datore di lavoro che diventa co-creatore con i suoi dipendenti-cocreatori, l’avvocato e il giudice che operano per l’etica e l’armonia e il politico che, come diceva Socrate, ne è il “Giusto” amministratore. Se pensate che questa sia un’utopia, allora sarete ancora destinati a vedere cadute di imperi e il cammino si farà sempre più arduo, se invece sarete coraggiosi ad iniziare a sperimentare la vostra anima in terra, e diventare veramente spiriti incarnati che portano vita, allora la strada è questa. Il Maestro Gesù lo ha detto tempo fa,”io opero in questo mondo, ma non sono di questo mondo” sapendo bene che il suo Essere è ovunque vi sia Stato di Coscienza. Nel passato vi sono i nostri scheletri, nel futuro ci sono le nostre illusioni, ma è nel presente che sta la “Creazione”. Questo è ciò che la Scuola del Coma mi ha insegnato e il mio impegno è proprio quello di esprimere, condurre e sperimentare il proprio “Sentire” perché nella legge Energetica e Cosmica è la verità, proprio perché emerge dal nostro diaframma, dal nostro cuore. Quale verità maggiore quindi di quella che emerge dal proprio sentirsi Spiriti incarnati!?
La mia autobiografia spirituale è giunta fin qui, pensando che sono solo al primo metro di un percorso che ritengo molto, ma molto interessante, che sicuramente va a farsi importante ora, perché ognuno si convinca di intraprenderlo. La luce nasce dall’oscurità, ma in mezzo ci siamo noi come mediatori e come tali abbiamo il libero arbitro di stare in una o nell’altra. Ed è solo nel movimento continuo che questa viene generata, non nella staticità, non nei credi spenti o peggio radicali, ma nel generare flessibilità, leggerezza e benessere per ognuno che sta in noi e intorno a noi.
L’evoluzione della ricerca fin qui fatta, mi ha portato a generare un programma chiamato “Sotto un Unico Fine” . L'ottagono Evolutivo. Attraverso un percorso progressivo si arriva a generare il proprio Stato di Coscienza, evolvendo il proprio DNA, ci si libera delle griglie cicliche karmiche e si opera sul Campo Vibrazionale per percepire ciò che realmente siamo. Sono 8 e-book e percorsi relativi che fanno entrare progressivamente nell'operare in sè, generando un 9° testo che è il tuo personale evolvere. L'avvio di questo Viaggio Evolutivo è nella presa di coscienza del proprio corpo, chiamato corpo esperenziale, è nella propria numerologia, indagata, studiate, compresa ed applicata nella realtà di ogni momento, fin dalla nascita i numeri ci accompagnano e se noi gli interpretiamo, saremo capaci di cogliere quelle che sono chiamate le linea guida veloci, gli alisei che ci faranno trasformare il tempo lineare in tempo radiale e attraverso il loro trasformarsi in flussi operando nel Movimento, quel movimento che porta costantemente una nuova Realtà che è elemento di autentica Evoluzione. Producendo l'allineamento delle Energie nell'unicità di Corpo-Mente-Anima-Spirito si inizia ad operare nella propria Griglia Evolutiva e trasformando gradualmente le vibrazioni del proprio habitus ed habitat, inserendo le vibrazioni armoniche musico-dinamiche e i ritmi della natura insiti in noi, si arriva ad acquisire una completa apertura di Coscienza e Consapevolezza da dove veniamo, dove siamo e dove andiamo. E da qui possiamo diventare reali costruttori del nostro destino.